IL PD SCLEDENSE, AIUTARE IL COMMERCIO CHE SOFFRE: IL COMUNE PUO' E DEVE INTERVENIRE


Siamo tutti testimoni della grave situazione in cui si trovano commercio, servizi e ristorazione, culminata nella recente "protesta delle chiavi".
Più di un mese fa avevamo lanciato una serie di proposte al Comune di Schio per sostenere economicamente gli imprenditori in difficoltà. Prendiamo atto che purtroppo ad oggi non è stato fatto nulla di concreto per aiutare l'economia scledense.
Per questo rilanciamo ora le nostre proposte di quattro settimane fa, chiedendo che finalmente il Comune si rimbocchi le maniche e recuperi il grave ritardo negli aiuti.
Rispondiamo inoltre da subito a qualsiasi reazione del tipo: "non ci sono i soldi" alla quale il Sindaco ci ha abituato in questi anni. I fondi ci sono perchè liberati dal decreto curaitalia.
Quindi l'amministrazione si faccia coraggio e usi le risorse necessarie a risollevare la nostra Città dall'emergenza, come già stanno facendo altri Comuni.
Ecco qui sotto le nostre proposte per commercio e partite IVA, presentate ancora in Marzo:
Differimento di pagamento del Canone di occupazione degli spazi pubblici ed esenzione per bar e ristoranti per tutto il periodo di chiusura. Prima rata di TARI, IMU e TASI posticipata a Luglio valutando un eventuale ricalcolo.
Il commercio ambulante non paghi gli stalli per i mancati giorni di mercato e si sospenda l’imposta per le insegne pubblicitarie per tutto il periodo di chiusura.
Sospensione degli affitti di immobili di proprietà comunale dedicati ad attività ora sospese.
Partite IVA e piccole aziende: il comune valuti un accordo con gli istituti bancari per ottenere un finanziamento a tasso agevolato e si faccia carico del pagamento degli interessi. Questo per predisporre un finanziamento a tasso zero per le attività che si trovano in condizioni critiche.
(FONTE PAGINA FACEBOOK PD SCHIO)

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