DUE MOZIONI DEL PD SCLEDENSE. SPAZI CIVICI PER LE SCUOLE E SEGGI ALTERNATIVI IN VISTA DELLE ELEZIONI
“Se il coronavirus dovesse tornare in autunno dobbiamo farci
trovare pronti con nuovi spazi per le scuole, per garantirne l’apertura
e la sicurezza e le aule non dovranno essere chiuse per le elezioni
regionali, ma si dovrà trovare una location alternativa”. Il Pd di Schio
ha preparato due mozioni che saranno discutere al prossimo consiglio
comunale.
La scuola è assoluto protagonista di quanto chiedono i consiglieri Giulia Andrian e Leonardo Dalla Vecchia.
“Sulla riapertura delle scuole a Settembre e sulla modalità
organizzativa delle lezioni c’è ancora molta incertezza, ma vi sono già
alcune informazioni di cui dobbiamo tenere conto: un probabile ritorno
del virus nel periodo autunnale e un necessario distanziamento sociale
all’interno delle aule, come raccomanda l’Istituto Superiore di Sanità –
ha spiegato Giulia Andrian, insegnante – Se l’emergenza in febbraio ci
ha colto impreparati, non possiamo autogiustificarci per settembre: non
potremmo dire che l’emergenza ci costringe a chiudere le scuole perché
abbiamo il tempo per organizzarci. Le amministrazioni comunali,
utilizzando i fondi stanziati proprio a questo scopo, hanno il dovere di
agire in fretta per predisporre quegli spazi aggiuntivi necessari alle
scuole per dividere le classi e permettere il distanziamento necessario
tra gli alunni.”
Per questo il gruppo ha presentato una prima mozione in cui si chiede
di valutare l’utilizzo di spazi civici da mettere a disposizione delle
istituzioni scolastiche, dando per scontato che a settembre ci sarà un
grande bisogno di spazi.
La seconda mozione tocca il tema dell’utilizzo delle scuole per le
operazioni di voto per le prossime Elezioni Regionali e Referendum. Il
gruppo PD ha deciso di domandare uno sforzo all’amministrazione per
valutare l’utilizzo di spazi alternativi perchè non possiamo
permetterci, dopo appena pochi giorni dall’inizio delle lezioni, di
chiudere le scuole primarie, che tra operazioni di voto e sanificazione
degli ambienti rischiano uno stop di una settimana.
“In questa crisi abbiamo chiesto molto ai nostri bambini e alle loro
famiglie – hanno sottolineato Andrian e Dalla Vecchia – Li abbiamo
privati della scuola e delle loro relazioni. Certamente le scuole sono
state chiuse per proteggerli, ma crediamo che ora la politica debba
mettere tutta la creatività, il coraggio e una buona dose di
organizzazione per permettere che i nostri bambini e ragazzi possano
tornare a scuola nel migliore dei modi”.
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