SCINTILLE TRA IL PD E IL CENTRODESTRA SULLA PARTITA DELL'IPAB LA CASA. CIONI E SANTI RISPEDISCONO AL MITTENTE LE ACCUSE DI DALLA VECCHIA
La scorsa settimana si è tenuta l’audizione del Presidente dell’Ente la CASA, resasi necessaria al seguito di dichiarazioni preoccupanti sullo stato di salute dell’Ente. I dati confermano una situazione di difficoltà legate da un lato all’emergenza Covid, dall’altro alle scelte operate dalla Regione Veneto come l’Istituzione del Registro unico delle Impegnative. Se l’emergenza legata al Covid ha toccato in maniera indistinta tutte le strutture, il registro unico ha di fatto diminuito gli ingressi penalizzando la struttura Scledense. Il Presidente Sola ci ha rassicurati evidenziando come le difficoltà economiche legate al momento contingente non siano tali da mettere in crisi l’ente, ma vanno comunque monitorate con grande attenzione. Il momento che stiamo vivendo risulta particolarmente delicato, il futuro è reso incerto sia dall’impatto della pandemia in atto che potrebbe rendere inattuale ogni azione intrapresa, sia dall’esito della gara per l’assegnazione delle strutture di Montecchio Precalcino.
“Per questo motivo non ho ritenuto utili le polemiche degli ultimi giorni sollevate da alcuni esponenti politici locali perché, prive di fondamento, hanno avuto l’unico effetto di produrre insicurezza tra le famiglie e tra i dipendenti.
Sicuramente per fronteggiare queste sfide, a mio avviso, non bastano
azioni timide di semplice redistribuzione dei costi o di diminuzione dei
minuti di assistenza adeguandosi agli standard regionali: il Comune ma
soprattutto la Regione devono fare la loro parte per tutelare queste
realtà assistenziali.” Questo il commento del presidente della
Commissione IV Leonardo Dalla Vecchia. Il segretario del PD Scledense
Daniele Dalla Costa indica invece i prossimi passi: “A nostro avviso servirà comunque per il futuro un piano di sviluppo a
fronte della pressione demografica: nel prossimo decennio il numero di
utenti è indubbiamente destinato ad aumentare. Auspichiamo inoltre che
si possa realizzare una rete tra i vari enti perché la CASA come le
altre strutture dell’AltoVicentino sono una risorsa importante per il
nostro territorio. Siamo intenzionati a continuare con il confronto e prossimamente
organizzeremo un incontro tra i nostri iscritti e il Presidente Sola,
perché come Partito Democratico scledense vogliamo prima di tutto
informare per far capire, e dove possibile dare il nostro supporto
perché la CASA possa superare questa e le prossime sfide e continuare a
fornire il suo irrinunciabile servizio alla comunità. E infine, chiudere
tutte le polemiche fini a se stesse.”(FONTE)
Cioni e Santi rispediscono così al mittente << le volgari e strumentali accuse del Pd >>. Il capogruppo di Schio Città Capoluogo e il consigliere della Lega ritengono che << non sono più sufficienti le parole di circostanza sulle sorti di un ente che offre un servizio sociale essenziale alla comunità. E’ ovvio che tutti abbiamo a cuore la sua solidità, ed è proprio per questa ragione che certi passaggi avrebbero dovuti essere fatti nelle sedi opportune, evitando di dare in pasto alla stampa notizie che hanno evocato scenari foschi per un ente che già da qualche anno è al centro di svariate polemiche >>.
Per i due consigliere del centro destra il Pd ha perso l'occasione di << dimostrare che alla politica dello scaricabarile, predilige la politica dell’assunzione di responsabilità. Il Pd è tanto polemico e aggressivo quando si tratta dell’ospedale Alto vicentino, quanto miracolosamente responsabile quando si tratta dell’Ipab. Eppure, il presidente Sola non ha chiarito il motivo per cui La Casa ha perso i 15 posti di libera scelta che nel computo totale del bilancio dell'ente pesano in maniera non indifferente. Le RSA – proseguono Cioni e Santi - non sono tutte uguali né per caratteristiche strutturali, né per servizi erogati, né per comfort e comodità. E’ quindi evidente che la libera scelta è un diritto riconosciuto anche per chi usufruisce di contributi pubblici sulla retta. Se si vuole il bene dell'ente - sottolineano ancora Cioni e Santi -, bisognerebbe chiedersi come mai le famiglie scledensi si rivolgono ad altri centri assistenziali per anziani, piuttosto che rimanere in città >>.
Segnatamente alla proposta di raccogliere i 10 euro di beneficenza dagli scledensi, i due consiglieri ribadiscono il concetto espresso nelle scorse settimane. << Non siamo contrari per principio alla proposta del presidente Sola, riteniamo semplicemente che non possa essere un'iniziativa per la sola città di Schio, casomai, questo è stato il nostro suggerimento, andrebbe rilanciata coinvolgendo i Comuni del comprensorio visto che La Casa è a Schio ma non è al solo servizio degli scledensi >>.
Nel frattempo, si viene a sapere che durante la riunione della Commissione il presidente Leonardo Dalla Vecchia non ha concesso la parola a due consiglieri presenti (Cioni e Cunegato) in quanto esterni alla Commissione. << E’ un sacrosanto diritto del presidente concedere o meno la parola a chi non è membro della Commissione – precisa il consigliere Cioni - anche se la decisione di Dalla Vecchia è stata quanto meno insolita. Da prassi – spiega ancora Cioni che partecipa a tutte le Commissioni consiliari - i presidenti non negano la parola ad un Consigliere comunale, tanto è vero che io stesso in qualità di presidente della Prima Commissione Affari Generali, ho deciso di attenermi a questa regola non scritta >>.
In conclusione, i consiglieri di SchioCittà Capoluogo e Lega si domandano se << la difesa a spada tratta dell’operato di Sola e del Cda sia veramente un’operazione sostenuta nell’interesse dell’ente o se non sia la riproposizione del solito teatrino in difesa di interessi particolari che poco o nulla hanno a che vedere con i preziosi servizi socio-assistenziali e sanitari offerti dall’Ipab >>. (FONTE)
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